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POS obbligatorio dal 30 giugno 2022

Il 30 giugno 2022 è la data a partire dalla quale si applicheranno le sanzioni in caso di mancata accettazione dei pagamenti con carte e bancomat.


Chi sono i destinatari del POS obbligatorio 2022?
Secondo l’articolo 18 comma 1 del Decreto Legge 36/2022 tutti i professionisti, gli artigiani, i commercianti e le imprese devono essere in possesso del POS. Chi si rifiuterà di accettare pagamenti elettronici sarà soggetto a sanzioni pecuniarie. Alla base di questo provvedimento l’obiettivo di disincentivare i comportamenti legati all’evasione.

Sono tenuti a dotarsi di un terminale di pagamento:
• commercianti
• artigiani
• attività di ristorazione
• professionisti che esercitano in proprio e hanno un rapporto diretto con il cliente (ad esempio: avvocati, notai, commercialisti, medici)
• attività ricettive come hotel, B&B e agriturismi.

Sanzioni doppie legate al POS obbligatorio 2022
Se il POS obbligatorio di fatto era già stato introdotto gli anni passati, la vera novità è l’introduzione delle sanzioni per tutti coloro i quali non si rifiuteranno di accettare i pagamenti elettronici.
La sanzione per coloro che effettuando l’attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi (anche professionali) non dovessero accettare anche pagamenti elettronici (le transazioni con carta e bancomat), salvo i casi di oggettiva impossibilità tecnica (articolo 15, comma 4, DL n. 179/2012), sarà pari ad un importo fisso di 30 euro più un aumento del 4% del valore dell’operazione rifiutata.

POS obbligatorio e agevolazioni
I contribuenti, specie i più piccoli, sono contrariati da tale provvedimento. Per far fronte a questo malcontento, già gli anni scorsi, il governo ha pensato ad agevolazioni fiscali sia per l’acquisto del dispositivo POS sia per i costi di gestione del POS.

Ad oggi sono in vigore tre agevolazioni, nello specifico si tratta del credito d’imposta su:
1. commissioni legate a pagamenti con POS, pari al 30% del valore delle commissioni
2. utilizzo, noleggio e acquisto del POS collegato al registratore di cassa telematico (valore massimo pari a 160 euro)
3. acquisto di sistemi evoluti di incasso che permettono anche la memorizzazione e la trasmissione telematica dei dati corrispettivi (valore massimo pari a 320 euro). 

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